Ristorante Antonino Cannavacciuolo

Posto incantevole piatti super accoglienza da 10 esperienza indimenticabile

L'eccellenza della "semplicità". Anche nell'ingrediente o piatto più comune (come una pasta al pomodoro) è risultata eccelsa la qualità globale. Esperienza unica.

Per me e io miei due figli con i quali ho condiviso l'esperienza, abbiamo fatto un vero viaggio di sapori

Villa Crespi è un luogo incantato, esperienza indimenticabile.

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La nostra visita non è stata una novità per noi, in quanto già avevamo avuto l'onore di partecipare a un corso di cucina in passato, e abbiamo avuto modo di apprezzare la qualità della cucina anche nel Suo bistrò di Torino.

Avevamo, naturalmente, grandi aspettative per questa esperienza, desiderosi di immergerci in un percorso gastronomico che rispecchiasse il prestigio che il ristorante vanta, culminando nella conquista delle tre stelle Michelin. Tuttavia, sebbene non ci siano stati aspetti del tutto deludenti, riteniamo che alcuni aspetti possano essere oggetto di riflessione e miglioramento, e per tale ragione ci permettiamo di esprimere il nostro pensiero in termini costruttivi, con l'intento di valorizzare ulteriormente la Sua offerta.

**Servizio:**
Il servizio, purtroppo, non ha rispecchiato le alte aspettative che ci si prefigge in una realtà gastronomica di tale calibro. Sebbene la cortesia sia stata indiscutibile, abbiamo notato una certa disattenzione nei dettagli: il cameriere che ci ha seguito durante il pranzo non ha sempre curato la pulizia del tavolo, in particolare per quanto riguarda la rimozione delle briciole residue dal pane, un gesto che in contesti di questo livello è fondamentale. Le spiegazioni dei piatti, seppur brevi, sono state talvolta carenti di quei dettagli che, in una cucina di alta classe, possono arricchire l'esperienza e permettere di apprezzare appieno l'arte culinaria. Ciononostante, è doveroso riconoscere il grande valore del sommelier, la cui preparazione e personalità hanno senza dubbio rappresentato un punto di eccellenza della nostra esperienza. La sua capacità di illustrare le scelte vinicole, unita a un approccio informale ma estremamente professionale, ha arricchito la nostra visita in modo significativo.

**Location:**
Villa Crespi, com'è noto, è una struttura di straordinaria bellezza e il nostro tavolo, situato nella veranda con vista sul lago, ci ha regalato un ambiente incantevole. Tuttavia, abbiamo notato che gli ombrelloni esterni, purtroppo chiusi, limitavano leggermente la vista, un dettaglio che in un contesto di grande raffinatezza, come quello offerto dalla villa, potrebbe essere facilmente ottimizzato. Inoltre, le tende del finestrone che si trovava di fronte al nostro tavolo apparivano visibilmente stropicciate, un aspetto che potrebbe sembrare irrilevante, ma che in una location di questa portata contribuisce a determinare l'impatto complessivo della mise en place.

Cucina:
Riguardo alla cucina, è importante sottolineare che ci aspettavamo un menu che rispecchiasse l'eccellenza gastronomica da un ristorante che ha raggiunto il prestigioso traguardo delle tre stelle Michelin. Sebbene ogni piatto fosse tecnicamente impeccabile, abbiamo avuto la sensazione che il menu non fosse sufficientemente innovativo e distintivo rispetto ad altri locali di pari rango, anche considerando l’esperienza pluriennale. Alcune delle portate, come gli spaghetti con seppioline e la cassata scomposta, ci sono risultate familiari, avendole già degustate al bistrò di Torino. Questo ci ha lasciato con la sensazione che, pur trovandoci in un ambiente straordinario, l'esperienza gastronomica non fosse quella "scossa" di originalità e novità che ci saremmo aspettati da un ristorante di tale calibro.

Un aspetto che ci ha sorpreso, e che riteniamo debba essere chiarito, riguarda un incidente che abbiamo trovato particolarmente sgradevole. Prima che venissero servite le portate del menù da noi scelto, ci è stata presentata una piccola entrée accompagnata da uno champagne Krug Grande Kuvè di altissimo livello. Pur apprezzando la qualità della proposta, siamo rimasti disorientati nel constatare che tale champagne è stato addebitato separatamente sul conto finale, per un importo di 160€. Ciò che riteniamo non corretto è che non ci sia stata fornita alcuna informazione preventiva circa l’aggiunta di tale costo, né tanto meno che fosse stato incluso nel prezzo del menù. Se una tale scelta viene offerta, sarebbe stato opportuno informare i clienti o, ancor meglio, includerla nel menu stesso, evitando di generare un'imprevista sorpresa al momento del pagamento. Un maggiore livello di trasparenza in merito ai costi aggiuntivi, come nel caso delle bevande, sarebbe auspicabile in un ristorante di tale livello.

Conclusioni:
In definitiva, pur avendo vissuto una buona esperienza, riteniamo che, per raggiungere e mantenere gli standard che il nome di Villa Crespi evoca, ci sia ancora qualche margine di perfezionamento. La qualità della cucina, pur eccellente, potrebbe beneficiare di una maggiore ricercatezza e innovazione, mentre il servizio potrebbe essere ulteriormente curato nei dettagli più minuti, che in un contesto di tale livello fanno davvero la differenza. Non possiamo fare a meno di sottolineare che il livello di eccellenza che Canavacciuolo stesso ha sempre promesso nelle Sue apparizioni televisive merita di essere riflesso in ogni aspetto dell'esperienza.

Ci auguriamo che questa recensione possa essere utile in un'ottica di continuo miglioramento e, nonostante quanto sopra evidenziato, confidiamo che Villa Crespi rimanga uno dei punti di riferimento gastronomici del panorama italiano e internazionale.

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Meravigliosa in Villa Crespi, meno (visto che sotto non sono contemplati) i Bistrot di Vicolungo e di Novara

Di alto livello

Un viaggio all'interno di una "fiaba culinaria" dove il "principe" Antonino trionfa sempre !!.....Complimenti allo chef il quale è sempre molto disponibile a fine pranzo per intrattenersi con gli ospiti.Complimenti anche alla moglie Cinzia che sicuramente ha grandi meriti in tutto questo.